lunedì 30 luglio 2012

Il volontariato 1.0

BabboQuattroPuntoZero, prima... ciak-azione:

Oggi, come primo post quadridimensionale, vi voglio parlare del volontariato. Sì, il volontariato, cioè quell'attività senza alcun fine di lucro che alle porte dei quaranta ti trovi a fare perché i mariti delle amiche di tua moglie già lo fanno da anni. E tu, solito troglodita post atomico, ancora non ti sei deciso a fare quel salto di "qualità" che ti porterà inevitabilmente ad incazzarti con il novantacinque percento della gente del tuo paese che fino ad allora avevi completamente ignorato vivendo "incredibilmente" bene.
Eccoci qua, quindi, a discutere di come raccogliere fondi per un centro estivo, di come vanno educati i ragazzi d'oggi e di come dovrebbe essere ed invece non è, tu che fino a qualche giorno prima eri solo preoccupato del fatto che per giovedì sera "avevano messo" pioggia e che probabilmente la consueta partitella di basket con gli amici salterà. Ti confronti con persone più grandi te, con persone più giovani di te, più belle, più brutte, più alte, più basse, più magre e più grasse ma tutte hanno in comune quell'unica inesorabile cosa: ne sanno sempre una in più di te! Bravi! E pensi: "ma dove cavolo ero io tutto questo tempo mentre questi qua si arricchivano di esperienze come i più navigati degli Indiana Jones?". Si, perché la tua cultura si ferma lì, non va oltre i film con Harrison Ford o Chuck Norris; mentre la loro spazia da un campo estivo in Bolivia ad un raduno spirituale nelle foreste tibetane.
Come posso competere io, che al massimo sono stato ad Amsterdam con gli amici per un improbabile addio al celibato, cosa posso dare alla comunità che essa non abbia già? Poi, il "miracolo"! Stando vicino a loro, succhiandone il midollo (vedi cit. in calce) scopri che a volte dietro tutta questa esperienza, dietro tutta questa vita vissuta, manca l'affetto, l'amore e l'amicizia per le persone vicine, manca quel "fuoco sacro che ci unisce" (vedi cit. in calce) e capisci che forse non sei completamente inutile, che puoi dire la tua da un altro punto di vista, con un'altra chiave di lettura.
Ma questa è un'altra storia che vi voglio raccontare in un altro sfogo di mezzanotte. Per adesso buonanotte a voi, naviganti della quarta dimensione...

Ringrazio per il prezioso contributo a questo post:
Pau: Gioia Infinita (HELLdorado/Negrita)
Tom Schulman: L'attimo fuggente (regia Peter Weir)